Chi mette a punto un’invenzione e ha un’idea nuova e innovativa, che può essere sfruttata economicamente, fa bene a tutelarla e a proteggerla, presentando una domanda di brevetto. Questa è una delle competenze affidate da tempo alle Camere di commercio e nell’archivio, grazie ai registri dei verbali di deposito per brevetti industriali, abbiamo testimonianza di ritrovati geniali e sorprendenti, che testimoniano il progresso della tecnologia e delle produzioni, ma anche i cambiamenti in aspetti comuni della vita quotidiana
In questa pagina si propongono alcuni esempi tratti dai registri dei brevetti conservati dalla Camera di commercio di Cuneo (a partire dal 1929), presentati non solo da aziende strutturate, ma anche da singoli inventori
La Merlo: campione di innovazione
“In tutta la mia vita ho cercato l’innovazione, con curiosità e tenacia, per sviluppare idee” (Amilcare Merlo)
La storia della Merlo è fatta di innovazione, creatività e ricerca continua. L’attività brevettuale ne è una logica conseguenza, e ne troviamo traccia nei nostri registri in alcuni brevetti depositati nel 1974.

Matteo Giraudo, otto brevetti in due mesi
Orologi e biciclette sono al centro delle idee inventive di Matteo Giraudo, che indica come proprio domicilio il Convento dei Frati minori in viale degli Angeli, che nell’arco di soli due mesi (agosto e settembre 1947) deposita 8 domande di brevetto: una testimonianza del fervore creativo dell’immediato dopoguerra

Spulciando nei registri: quante invenzioni curiose!
L’inventore che deposita un brevetto spesso è un precursore, una persona che dimostra di avere idee “futuristiche”: ce lo confermano gli oggetti di alcuni brevetti, che sembrano in anticipo sui tempi
Fa sorridere, infatti, trovare i brevetti di “sedile copri WC igienico corredato di portarotolo” (1970) e di “sedile per wc con impianto termico” nel 1964 (cosa che ancora oggi potrebbe farci pensare più al Giappone che alla provincia di Cuneo)

così come sembra molto strano trovare un “preservativo sessuale ad uso femminile” nel 1962, quando l’argomento era sicuramente tabù

La domanda di brevetto per un “materasso da spiaggia munito di parasole”, già depositato in Francia, è presentata nel 1967 da Philippe Giraudo, residente a Sainte Maxime, in Costa Azzurra. Per presentarlo in Italia il domicilio indicato è ad Andonno di Valdieri, paese montano in cui è difficile pensare alle spiagge… ma che può indicare il percorso fatto da tanti emigranti piemontesi che si spostarono per lavoro nella vicina Francia

A proposito di spostamenti, segnaliamo questa curiosa idea, che potrebbe aiutare i viaggiatori i: “Foto-bagagli: applicazione di fotografie dei viaggiatori ai loro bagagli, valigie e colli” (1969)
